Associazione Sportiva Dilettantistica G.A.I.A. - Viterbo, Via Cassia sud 35/A - email: gaiacammina@gmail.com - gaiacammina@pec.it


Ieri 12 Aprile abbiamo concluso la Quarta Tappa sulla Via Francigena – da Monterosi a Formello: una bella giornata trascorsa in piacevole compagnia e con tempo decisamente buono. Percorso abbastanza lungo, ma sicuramente vario e gradevole.
Il prossimo appuntamento è fissato al 3 Maggio per la Quinta Tappa da Formello a La Storta.
Sabato 12 aprile 2025
Diario di viaggio sulla Via Francigena:
da Monterosi a Formello: dove il cammino si fa amicizia
Dopo quindici giorni, eccoci di nuovo insieme per proseguire il nostro cammino sulla Via Francigena. L’entusiasmo del ritrovarsi è intatto, così come lo spirito di amicizia che si è consolidato tappa dopo tappa. Alla partenza da Monterosi, un pensiero affettuoso va a chi oggi non ha potuto essere dei nostri: la sua presenza si sente comunque.
Il percorso si apre lentamente davanti a noi, lasciandoci accompagnare da chiacchiere leggere, battute scherzose e conversazioni più intime che si intrecciano tra un passo e l’altro. Il paesaggio si fa sempre più aperto e luminoso, guidandoci verso uno dei luoghi più suggestivi della giornata: le Cascate di Monte Gelato, nel cuore del Parco Regionale della Valle del Treja. Qui la natura ci regala un vero spettacolo: il fiume Treja si frammenta in una serie di piccole cascate immerse nel verde, tra rocce vulcaniche e alberi maestosi. Lo stupore si legge sui volti di tutti, è uno di quei momenti in cui il silenzio vale più di mille parole.
Riprendiamo il cammino circondati da dolci colline, antichi casolari e filari di alberi che disegnano con eleganza il paesaggio. Poco prima di Campagnano di Roma, l’insolita colonna sonora del rombo dei motori provenienti dal vicino autodromo ci accompagna lungo l’ultimo tratto, prima dell’impegnativa salita che ci conduce nel cuore del borgo. Qui ci fermiamo per il pranzo al sacco, un momento sempre speciale, fatto di condivisione e piccoli riti: l’immancabile caffè, qualche cioccolatino e il timbro sulle nostre credenziali che segna con orgoglio una nuova tappa del nostro percorso. Ristorati, ripartiamo in direzione di Formello.
Attraversiamo paesaggi aperti e armoniosi, fino ad addentrarci nel Parco di Veio, un’oasi naturale che custodisce veri gioielli. Tra questi, il Santuario della Madonna del Sorbo, immerso in un’atmosfera di pace che invita alla riflessione. Il nome, ci raccontano, deriva dalla pianta del sorbo, un tempo molto diffusa in questa zona. Una breve sosta qui ci permette di respirare ancora più profondamente il significato del nostro cammino.
Nel tratto finale, la stanchezza comincia a farsi sentire. Si legge nei volti di alcuni pellegrini, nei passi più lenti e nei silenzi che si fanno più lunghi. Ma anche in questi momenti, lo spirito del gruppo si manifesta con la stessa forza: una parola sussurrata con dolcezza e delicatezza, un gesto silenzioso ma carico di premura. Sono gesti semplici, ma preziosi, che raccontano di legami sinceri, nati strada facendo che ci piace racchiudere in queste parole: non conta quanto lontano si va, ma con chi si sceglie di camminare. E quando il passo rallenta, l’amicizia diventa il bastone su cui appoggiarsi.
Infine, eccoci a Formello. Il suo centro storico, con le case in pietra e le vie strette, ci accoglie con il calore e la semplicità che solo i piccoli borghi sanno offrire. Dopo l’ultima apposizione del timbro sulle credenziali, arriva il momento dei saluti: c’è chi parte subito, chi si concede ancora qualche chiacchiera. Ci diamo appuntamento alla prossima tappa, con lo zaino un po’ più leggero e il cuore un po’ più pieno.
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